La Fontana

L’inaugurazione del primo acquedotto pubblico – che modernizzava l’approvvigionamento idrico di Corinaldo, liberandola dai vecchi pozzi fatti costruire dall’Attaccabriga sotto la dominazione sforzesca e dalle vecchie fonti costruite all’inizio del XVII secolo, e depositava dopo un percorso di 25 chilometri acque purissime del serbatoio situato in cima al colle S. Maria – avvenne il 30 settembre 1894 e richiamò grande concorso di folla, proveniente anche dal circondario. All’iniziale progetto di fontana consistente in una semplice colonna di ghisa a due getti e di nessuna figura e di una spesa di 900 lire, l’allora Giunta e Consiglio, consapevoli dell’importanza di dare risalto alla nuova opera e “Volendosi abbellire la Piazza di una Fontana che riesca di ornamento e di decoro”, fecero redigere un progetto del costo di 2.600 lire. La fontana venne collocata nell’attuale Piazza del Terreno per essere poi trasferita nella sede attuale negli anni Trenta del Novecento. È curioso segnalare come una delle ragioni che determinarono la realizzazione dell’opera sia stata quella sanitaria e la stessa Amministrazione nel motivare la scelta ricordò la presenza periodica di malattie epidemiche, non ultima la grave epidemia colerica del 1855 che provocò a Corinaldo non meno di 244 morti a fronte dei 566 casi registrati tra il 14 luglio e il 30 settembre.