Residenza comunale e loggia di Corso Marconi

Il complesso, eretto nel 1604 dall’ordine dei frati minimi, per volontà dell’Abate Giuliano Della Rovere, è composto dalla chiesa del SS.mo Crocifisso, ora S. Francesco di Paola, e dall’edificio conventuale, ora sede del Municipio. La chiesa è ad una sola navata con presbiterio sopraelevato. La facciata, intonacata, è scandita da lesene e da due nicchie e finestre sormontate da timpani in stile barocco. Il convento era attraversato da due ampi corridoi centrali, quello superiore portava alle celle dei Frati, quello del piano terra immetteva alle entrate, alle cucine, al refettorio, ai locali di servizio e al portico affacciato sull’orto retrostante, era inoltre dotato di locali sotterranei e di una cisterna. Nei secoli la sua struttura originale è stata profondamente rimaneggiata, sia internamente che esternamente, la chiesa stessa è stata pesantemente restaurata dopo la Seconda Guerra Mondiale.
All’interno della chiesa sono conservate opere di un certo valore artistico, mentre negli uffici comunali è possibile ammirare alcuni soffitti dipinti da maestranze marchigiane nel tardo Ottocento.
L’edificazione del convento ha determinato lo sviluppo urbanistico di Castelleone lungo la direttrice di collegamento tra il “castello” e il nuovo complesso religioso. Ben presto i lati della frequentata strada furono occupati da una sequenza di case e, nel corso del ‘700, sul lato orientale venne costruito un lungo loggiato a beneficio delle numerose botteghe che vi erano sorte e a riparo per coloro che dovevano raggiungere il Convento. Oggi il Loggiato è un elemento caratterizzante di Castelleone, ancora centro delle attività commerciali e luogo di incontro degli abitanti.