Alla filiera del pane viene riservata una grande attenzione nella Val Mivola. Ad Arcevia troviamo il mays ottofile di Roccacontrada che consente la preparazione di una polenta di grande qualità. Di grande pregio è anche la farina prodotta nella zona di Barbara macinata in un antico mulino medievale
Come si conviene ad un territorio dalle radicate tradizioni agricole nella Val Mivola un’attenzione particolare viene riservata alla filiera del pane, dalla semina fino alla sua produzione e commercializzazione.
Nel territorio di Arcevia troviamo il Mays ottofile di Roccacontrada ecotipo autoctono della varietà antica ottofile dal colore rosso prodotto nella zona di Arcevia, chiamato così per via delle cariossidi disposte a coppie sulla spiga che formano appunto ottofile. La farina di di mais dall’aroma intenso permette la preparazione di una polenta di grandi qualità organolettiche.
Nella zona di Barbara si produce una farina particolare macinata in un antico molino medievale a pietra. Queste farine utilizzate negli impasti hanno fatto vincere premi a numerose pizzerie in tutto il mondo, tra le quali la Cecconi’s pizzeria di Londra.
Se trascorrete le festività pasquali nella Val Mivola non potete fare a meno di assaggiare la crescia di Pasqua, lievitato tradizionale del periodo pasquale a base di formaggio, noto anche come torta al formaggio.
Particolarmente apprezzata quella di Serra de’ Conti. La crescia deve il suo nome al volume del volume dell’impasto per la presenza di lievito di birra. Si prepara con la stessa pasta del pane ed è in genere cotta alla griglia o, nella veste più tradizionale, sotto la brace.
Si accosta molto bene con le erbe di campo e con salumi come lonza, salame e prosciutto.
gratuito
Auto, Bicicletta, A piedi