Questo itinerario è sicuramente impegnativo per il dislivello in salita, ma altrettanto gratificante per gli scorci panoramici e per il senso di assoluta tranquillità che si prova in molti dei suoi tratti. Le strade sono in gran parte prive di traffico automobilistico, con fondo adatto a bici da strada o gravel. Percorribile tutto l’anno, ma consigliabile soprattutto in primavera-estate ed in autunno.
Caschetto, preferibilmente abbigliamento tecnico. Acqua 1 litro, kway o mantella antipioggia, snack, frutta secca.
Si rimanda ai siti web ed alle guide turistiche classiche per il reperimento di informazioni sui siti di interesse storico, culturale e naturalistico che si incontrano lungo l’itinerario
Si parte da Arcevia, la “Perla dei Monti”, e da qui si scende a Conce per immettersi sulla SP 14 fino al Bivio Maestà. Si devia a destra e si sale fino ad Avacelli, per proseguire fino a Rocchetta e percorrere la spettacolare Valle Scappuccia.
Siamo nel bel mezzo del Parco della Gola della Rossa. Dopo Lago Fossi, si sale a Pierosara.
Da San Vittore, con la sua abbazia romanica, si entra nella Gola di Frasassi, tra gli alti dirupi che sono a custodia del tesoro delle Grotte.
Dal borgo medioevale di Genga si prosegue per Meleto, Trinquelli e dal valico panoramico fino a Nebbiano. Con una breve deviazione si può arrivare a Fabriano per la visita del Museo della Carta e della Filigrana.
Una stretta strada fra i campi ci porta a Sassoferrato, l’antica “Sentinum”, con il suo Parco Archeologico. Si prende quindi per Scheggia, deviando subito a sinistra per Bastia, tra Monte Cucco e Monte Strega.
Da Perticano e Pascelupo si giunge ad Isola Fossara e deviando a destra si sale all’Abbazia di Sitria, luogo rilevante per la antica presenza dei templari.
Scendendo dal valico verso Serra Sant’Abbondio, con una deviazione a sinistra si può raggiungere il maestoso monastero di Fonte Avellana. In direzione Pergola, si scende fino a Bellisio Solfare. Da qui una salita impegnativa ci porta a Cabernardi, nell’area della Miniera di Zolfo.
Si scende e poi si sale di nuovo, proseguendo per alcuni dei più bei castelli di Arcevia, Caudino e Palazzo, poi Montefortino per tornare infine ad Arcevia.